Castello di
Montegibbio
Via per il Castello
41049 Sassuolo MO
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La primitiva chiesa di S. Pietro, però ai tempi detta di S.Marino, era al "Passo Stretto" (località sita sui calanchi ai confini tra Sassuolo e Montegibbio) infatti, in una relazione del 1700 alla Curia da parte del Parroco di Montegibbio Don Antonio Lori, è detto che secondo tradizione la Chiesa di S.Pietro era in questo luogo "dove al presente si vedono ossa di morti" ; poi da lì passò all'Oratorio di S. Marino ma che per esigenze di spazio si trasferì all'Oratorio del Castello di Montegibbio.
Infatti nel 1600, quando la Parrocchia divenne un ente a se stante e necessitava di una chiesa più capiente, alla Cappella di esclusivo servizio fino ad allora del Castello, fu aggiunto il presbiterio, che nel 1860 venne di nuovo ampliato per essere idoneo a contenere tutti i fedeli. Dall'anno 1599 all'anno 1669 la Chiesa del Castello, prima privata del Castellano ora Parrocchiale, è detta negli antichi e logori libri parrocchiali "Parrocchia dei Santi Pietro e Marino" dal 1669 in poi viene detta solamente "Parrocchiale di S.Pietro Apostolo".
L'attuale chiesa parrocchiale della frazione di Montegibbio è sita nell'ambito del castello, anzi ne fa parte, infatti è unita al palazzo da una parte e alla canonica dall'altra in posizione sbieca, e contribuisce a chiudere la corte.
Non si distingue però la forma della chiesa, se non giunti lassù, nel piazzale verde della casa dell'antico signore.
Entrando nel piazzale è alla destra, ed ha a sé unita la casa residenziale del parco. Lo stile della chiesa è Barocco, mentre la facciata è Rinascimentale, rifatta ed innalzata nel 1770 dal parroco D.Lori Antonio, che pure restaurò chiesa e canonica. La Chiesa ha un'unica porta comune, a cui si accede salendo alcuni gradini.
L'interno ornato in stucco dal pittore ornalista Forghieri, con angeli qua e là, anch'essi in stucco.
E' divisa in tre navate, con due archi per parte e con lapidi alle pareti e colonne. Gli altari sono due più due alle pareti; nel presbiterio vi è l'altare maggiore.
Tutti gli altari sono in scagliola, con relativo paggiotto. Gli altari minori sono dedicati al S.Cuore ( con statua dono dei Montegibbiesi per lo scampato pericolo nella II guerra mondiale), alla Madonna, a S.Teresa del B.G. (con statua), e alla Vergine del rosario con Bambino (anche qui con statua in cartone romano). L'altare della Madonna con Santi era di giuspatronato della famiglia Borsari, già padrona del castello, ha un'ottima ancona con cornice. Le altre statue presenti nella Chiesa sono S.Antonio da Padova (in nicchia) e S. Antonio Abbate (in nicchia) a ricordo del giubileo del 1925.
Vi sono anche quattro quadri raffiguranti: S. Pietro Apostolo, la Beata Vergine coi Santi (posto sopra al succitato altare), e sulle pareti a destra e a sinistra dell'Altare Maggiore sono raffigurati S.Pietro liberato dal carcere e i SS. Pietro e Giovanni con lo storpio presso il tempio.
In sagrestia si trova una tela con S. Marino in abito da abate.
Oratori ed altri luoghi di culto a Montegibbio
Oratorio di S.Marino
Ha modeste proporzioni, un solo altare ed un quadro di S.Marino, fondatore della repubblica di S.Marino.
Qui dovette sorgere l'antica parrocchia. Attorno all'oratorio si trovano ancora scavando, ossa di morti, segno che qui erano sepolti i defunti.
Nell'interno si può vedere ancora un tombino di sepoltura
Gli inventari di Montegibbio esistenti in Curia, degli anni 1555 e 1574 parlano della "Ecclesia Sancti Marini", già chiesa parrocchiale di Montegibbio.
L'oratorio fu rifatto, perché cadente, sotto il Priore D.Giuseppe Morselli nel 1927 e ribenedetto dal Vicario Foraneo Can.D.Giacomo Giacomelli arciprete di Rocca S.Maria.
Oratorio della Capriola
Oratorio della Capriola
E' un sito lungo la strada che da Sassuolo porta a Montegibbio, si tratta di un tempietto dedicato alla Madonna dove si trova un modesto altare e sopra un affresco su cotto pitturato che riproduce la "Madonna con il Bambino" ed una "capra" da ciò il nome all'Oratorio. Le pareti dell'Oratorio sono rivestite in ceramica da piccole tessere chiare mentre il soffitto è sempre in ceramica ma formato da tessere di colore blu notte dove brillano tante stelle dorate.
Nella parete esterna vi sono delle lapidi una delle quali dice:"Madonna della Capriola - Da qui sfilò nel giorno 24 agosto 1860 la IV Brigata del VII Artiglieria sotto gli ordini del Magg. Celestino Corti, marciando su Montebaranzone con ardimento intentato degno di soldato italiano e di persone di memoria".
Oratorio di S.Giuseppe
E' sita nella torre che si trova all'inizio della salita che porta al castello.
Anticamente la torre aveva funzione di vedetta o di avvistamento.
E' a pianta quadrata, la costruzione è coperta da un tetto a quattro falde sormontato da un torricino. Attualmente è adibita ad oratorio e alla sua base è praticata un'ampia apertura ad arco che permette di vedere un altare con un 'immagine molto deteriorata "dell'Agonia di San Giuseppe".
Tuttora è denominata la "Colombaia" o la "Rondonaia" a testimonianza dell'uso a cui fu per lungo tempo destinata.